Quando ti ho parlato del defaticamento (leggi qui l’articolo) ho accennato agli esercizi di allungamento e stretching. Ora ti spiego cosa è lo stretching e perché è fondamentale per il tuo cane.

Un muscolo riesce a contrarsi in modo proporzionale a quanto riesce ad allungarsi. Questo significa che più il muscolo di Fido riesce a contrarsi più questo avrà forza. Quindi aiutare l’allungamento muscolare del cane è fondamentale per migliorare le sue performance!

Lo stretching risponde ad alcune regole. I muscoli devono assolutamente essere caldi, allungare dei muscoli non caldi potrebbe portare più danni che benefici, quindi è meglio farlo subito dopo l’attività fisica! I muscoli devono essere rilassati, se Fido contrasta il movimento non si otterrà un buon risultato! Le articolazioni devono essere sempre stabilizzate e non assumere mai delle posizioni non fisiologiche. Pertanto anche il movimento deve seguire sempre il corretto piano di movimento dell’articolazione! La posizione deve essere mantenuta per al massimo 20/30 secondi; o meglio, cerca di far mantenere la posizione a Fido il più possibile, allenando in modo graduale la tenuta della posizione e se necessario ripeti qualche volta l’esercizio. Attenzione a non produrre dolore, ma solo allungamento.

Esistono due differenti tipologie di stretching, una è quella dello stretching attivo, l’altra è quella dello stretching passivo. La principale differenza è in chi compie il movimento. Nello stretching attivo Fido compie attivamente un movimento (aiutato da un bocconcino, o rispondendo a un tuo segnale), è il cane che autonomamente arriva ad assumere una posizione. Lo stretching passivo invece prevede che il cane sia completamente rilassato e passivo, il movimento viene attuato dall’operatore, quindi Fido è steso e tu gli stai muovendo la zampa. 

Desy impegnata in un esercizio di stretching della colonna cervicale

Tra i due tipi di stretching, se non si ha una certa manualità, è meglio scegliere quello attivo, è il cane a capire fino a che punto può allungare i muscoli coinvolti e si evita di lavorare con un cane non completamente rilassato. Lo stretching passivo richiede una grande manualità e una grande collaborazione da parte del cane. La possibilità di fare qualche danno è veramente alta. È quindi più semplice usare lo stretching attivo dopo l’attività e lasciare a un professionista lo stretching passivo, i risultati sono comunque molto validi! 

Anche, e soprattutto, in questo caso meglio evitare il fai-da-te. Affidati a un professionista per creare una buona routine di stretching per Fido!

Vuoi imparare come fare stretching con Fido? Contattami per fissare una consulenza!

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