Durante il training il gioco usato come ricompensa viene dato al cane in diversi modi. Il gioco può essere statico o dinamico e in base alle diverse tipologie di premio il cane arriva a prenderlo in vari modi. Ho voluto approfondire questo aspetto, spesso sottovalutato, con numerose riprese in slo-mo, e ora vi racconto quanto è emerso.
Il gioco statico in vista, a un certo punto, diventa un forte magnete per il focus del cane aiutandolo a mantenere una traiettoria corretta.
Se il gioco viene lasciato a terra, per poterlo afferrare, il cane deve rallentare l’andatura, coinvolgendo l’arto anteriore, abbassarsi sugli anteriori e girare la testa. Spesso l’inerzia spinge il cane in avanti producendo notevole stress a livello del collo e degli anteriori. Più il gioco è basso (ovviamente in relazione al cane) più questo movimento è evidente.
Quando il gioco viene tenuto sollevato da terra e lasciato al cane quando l’afferra, lo stress sugli arti viene ridotto. Se il gioco è verticale il cane dovrà comunque girare la testa per poterlo afferrare agevolmente. Con il gioco orizzontale invece, se posizionato ad una altezza consona per quel soggetto, la presa risulta meno impattante. Se si decide invece di non lasciare il gioco al cane e di contenderlo tenendolo con due mani, la parte del collo è enormemente coinvolta in questo movimento (cosa che succede normalmente ai cani quando fanno un attacco nelle discipline di utilità e difesa!).
Se il gioco viene lanciato verso il cane, questo spesso salta in avanti per afferrarlo. In questo caso le aree maggiormente coinvolte sono i posteriori, che devono gestire la spinta verso il gioco, e gli anteriori, coinvolti nell’atterraggio, talvolta però il cane atterra con i posteriori. Il collo è meno coinvolto.
Se il gioco è invece lanciato in avanti sulla traiettoria del cane è fondamentale che il cane abbia un segnale per capire “continua a correre dritto, il premio arriverà avanti a te!”; questo è largamente utilizzato nella disciplina Hoopers. Se questo comportamento non viene correttamente costruito, è molto alto il rischio che il cane corra rivolgendo lo sguardo dietro di sé per vedere l’arrivo del premio. Questo movimento comporta la distribuzione del peso in modo ineguale sui quattro arti, il movimento di side (flessione laterale) della colonna e l’estremo side del collo.
Ovviamente per gestire correttamente un premio lanciato è fondamentale anche la precisione del lancio da parte del conduttore.
Con questa analisi il mio intento è quello di farvi prestare attenzione a una corretta gestione del corpo del cane anche nel premiarlo. Il corretto riscaldamento di tutto il corpo è fondamentale, non bisogna dimenticare di riscaldare (e poi defaticare) anche la bocca e il collo. Come visto, queste aree sono ampiamente sollecitate durante la fase di gratificazione!
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